La parola abito deriva dal verbo abitare, che allude a quel senso di appartenenza tra il mondo esteriore e quello interiore, in un reciproco compenetrarsi.
L’abito da Sposo, quindi, presuppone un’ ”abitazione”. L’abitare con la propria personalità il capo che viene indossato come involucro esteriore. Così come siamo abituati a considerare la casa il nostro rifugio sicuro, la nostra fortezza, anche il completo prescelto deve infondere quel senso di familiarità e di agio.
Certo, tra agio e comodità c’è differenza. Il completo deve farti sentire bene, sicuro di te, ma non comodo. Come dico spesso ai miei sposini, infatti, l’eleganza non va a braccetto con la comodità. Oggi è il giorno dello stile, del fascino, ed anche della scoperta di una parte di sé, quella legata alla vanità. La scelta stilistica di un abito non può quindi prescindere da questi aspetti fondamentali.
Ed un bravo consulente d’immagine saprà trovare, nello sguardo dei tuoi occhi, la risposta all’inevitabile domanda:
qual è l’abito che senti tuo?
Che il tuo abitare sia ricercato
Oppure semplice
L’importante è che sia il “tuo” abitare